L’Abruzzo è il luogo del mio cuore, il luogo di una scoperta molto speciale, quella del connubio tra sé e lo spirito della Natura, tra me il sorriso del cuore.
Regione dove ci sono paesaggi di monti, onde e pianure a poca distanza, terra che custodisce eremi tra le rocce, storie di briganti, lupi e transumanze, dove vi è una forte energia Spirituale.
Speso sono andata a fare trekking in Abruzzo e giri pellegrini; il ricordo più grande di Bellezza e Potenza della Natura risale al 2015, riguarda me e la cagnolina Bruschetta.
Ero partita per fare giri liberi senza prenotare pernottamenti e portandomi la tenda di emergenza. Avevo un meta, la salita al Gran Sasso: un nome che mi richiamava e rimbombava nel cuore perché avevo appena vissuto un anno molto pesante carico di ostacoli e situazioni di sfida durante l’anno di prova per l’insegnamento nella scuola primaria.
Volevo alzarmi e staccarmi da turbinii emotivi poco salutari che solo lo spazio aperto per me può mitigare. Era Luglio e con me c’era Bruschetta, la cagnolina che avevo trovato 3 anni prima nei pressi dei Sassi di Matera.
Era inizialmente una salita morbida tra panorami bellissimi, distese di licheni e vacche al pascolo, suoni di campanoni che mandano gratitudine come le campane tibetane.
Verso la cima, la montagna era sempre più sassosa e con una pendenza sempre maggiore, una distesa di cielo limpido dominava i sassi.
C’erano qua e là segni rossi ad indicare il binario più battuto ma nel fermarmi un attimo per riposarmi, mi guardai intorno per ammirare il panorama ed ebbi una crisi di spaesamento, vertigini improvvise, comparse per la prima volta nella mia vita.
Ho sentito il fiato stringersi sul petto, provavo agitazione unitamente a una sensazione di paralisi.
La mia dolce e selvatica cagnolina era già arrivata in cima. Io ero immobile e zitta, seduta con le gambe un pò liquide e mi sembrava impossibile protendermi verso un segno rosso che era a pochi metri da me.
La mia volontà non era in grado di volere e stavo entrando in un circuito mentale emotivo chiuso.
C’erano altre persone che stavano andando verso l’alto ma anche aprire la bocca per emettere un richiamo, non era semplice.
Allora mi lascai andare, cioè abbandonai l’affanno di cercare la soluzione e capii di essere dentro un’onda nera.
Ecco che alzai lo sguardo verso Bruschetta che dalla cima stava tornado giù verso di me; arrivò con slancio a riempirmi il viso di leccate vigorose e veloci che comunicavano, sostegno, stimolo, aiuto, forza d'animo.
C’era una grandissima energia in quelle leccate, era un discorso di amore e di cura limpido che mi diede lo stimolo per rialzarmi e fare il primo movimento con le mani per appoggiarmi a un sasso e proseguire verso la vetta che da lì a pochi metri mi aspettava.
Non sono nati per essere totalmente a nostro servizio e a volte sfizio o abuso: sono nostri fratelli che sanno aiutarci in molti modi.to l'angosciante anno atrascorso, .
Da allora, ho sposato ancora di più la scelta del vegetarianesimo perchè l'umano si può nutrire di tanto altro e mantenere la Natura animale libera di essere anima come noi.
Non sono nati per essere totalmente nostro servizio, sfizio o abuso o ridicolaggine: sono nostri fratelli che sanno aiutarci in molti modi gli anima-li.
Bruschetta mi aiuto' fisicamente con un comportamento frutto di intelligenza emotiva e tutti gli esseri e tutti gli esseri meritano il maggior rispetto e gratitudine possibile.
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