L'energia è dentro di noi e intorno a noi: in ogni luogo e ogni immagine può impressionare la vista e i sensi con la sua vibrazione energetica.
Mi accadde di sbalordirmi di senso di colpa e rabbia a 26 anni durante la visione del documentario 'Heartling' e non immaginavo allora, quanto sarebbe divenuta profonda la mia scelta del vegetarianesimo. Il documentario è autofinanziato e sostenuto da associazioni animaliste e dal dj Moby; lo guardai tenendo un cuscino a portata di mano, come quando in giovanissima età, vidi qualche scena in tv del film 'L'esorcista'.
In 5 sezioni differenti, il documentario tratta il grande unico male dello specismo, la convinzione secondo cui gli esseri umani sono superiori per status e valore agli altri animali, e pertanto devono godere di maggiori diritti: l'uso e abuso di animali per il vestiario, per il cibo, per le aziende farmaceutiche, per il divertimento e l'itticoltura.
Oggi gli allevamenti nella società moderna sono lontani dai centri abitati, sono grandi capannoni molto diversi dalle azienda agricole di piccoli paesi in cui si respira ancora l'antico patto tra uomo e Natura.
Facciamo un passo indietro molto lungo: nel Neolitico avvenne la grande rivoluzione della scoperta dell'agricoltura e il primo animale domato fu l'asino. Con l'addomesticazione degli animali come mezzo di trasporto e lavoro, comincio' il nuovo patto di dolcezza per il nutrimento ma anche di estrema violenza verso gli animali.
Nel Paleolitico la relazione con l'animale era più equilibrata perchè c'erano prede e predatori, c'era una grande mattanza in cui l'uomo doveva ingegnarsi per arrivare alla sua preda prima che inventasse i recinti...era diversa dalla caccia che si fa oggi per hobby.
L'essere umano non è autosufficiente, si è costruito nella relazione con gli animali ma quello che perdura nella cultura generale, anche se e' cresciuta la sensibilità verso il tema dei diritti degli animali in termini di benessere, è la visione antropecentrica e specista che teorizza la superiorità dell'uomo su tutte le altre speci.
E' nel 1978 che viene lasciata traccia di un pensiero evolutivo riguardo gli esseri viventi non umani con la Costituzione Universale dei diritti degli animali ma mi piace ricordare che molto prima di quella data, illustri scrittori promulgavano il rispetto per la coscienza degli animali come Lev Tolstoj, Voltaire, Kafka.
https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_205_2_file.pdf
Ma dov'è il diritto nei camion che trasportano animali stipati e attraversano lunghe tratte tra diversi Paesi? Nell'era della globalizzazione è ritenuto normale che circolino più informazioni e più petrolio, anche animali che partono vivi e arrivano in agonia?
Dov'è il diritto in un circo dove per natura un leone non salterebbe mai in un cerchio di fuoco e tanto meno un elefante starebbe su una zampa con il suo peso immenso? Dov'è il diritto di una giraffa in un recinto mignon sull'asfalto assolato?
E dov'è il diritto di un vitello ad essere strappato dalla mamma, ingravidata a ruota continua, per mantenere il sistema di consumo di latte e latticini? Ci sarebbe un lungo elenco di situazioni meno evidenti ai nostri occhi all'opposto del bio, ora divenuto il marchio per eccellenza da ricercare sulle confezioni degli alimenti.
In alcune scene del documentario non si riconosceva la bestialità nell'animale ma solo nell'umano e chi ha lavorato in un macello lo ha raccontato
Negli ultimi anni, e soprattutto durante il silenzio forzato dal Covid, si è riflettuto di più sul valore dello spazio vitale, sull'incidenza dell'uomo nel cambiamento climatico, sulle contraddizioni del progresso scientifico a cui non corrisponde del tutto anche un miglioramento della salute globale dell'individuo.
Mi piace pensare la bioenergetica anche come un approccio per l'umano che ripercorre e sviluppa la tesi della biophilia di E.Wilson (1984) secondo cui c'è un'innata tendenza a concentrare la nostra attenzione sulle forme di vita e su tutto ciò che le ricorda e, in alcune circostanze, ad affiliarvisi emotivamente”.
Molte persone si prendano cura di animali domestici e selvatici e di 'cuccioli' non solo consanguinei o amano circondarsi di piante e fiori sia all'interno che all'esterno delle proprie abitazioni.
La bioenergetica pone l'attenzione all'ascolto del proprio respiro che è il sottile contatto che ci mantiene in Vita, per la ricerca del piacere spontaneo.
Gli esercizi amplificano la percezione e la consapevolezza del corpo con tutte le sue diverse frequenze energetiche emotive e, aumentando la sensibilità, ci si pone con uno sguardo diverso di co-abitante della Natura verso il cibo.
Un animale, come l'uomo, ha un suo collegamento con lo spirito della Natura, infatti se lo si isola dal suo ambiente e lo si mette in cattività, langue, soffre, si spezza il suo spirito nel distacco con la Vita.
Alcuni animali si legano allo stesso compagno per tutta la vita come le oche e i pinguini.
Pensiamo a come si trasforma un cane che esce dal canile e a quei pochi animali che fuggono dai macelli: cosa c'è dentro lo spirito di sopravvivenza, non vi è Amore, Vita, ricerca del piacere naturale al pari di noi uomini?
Ancora troppo spesso si sentono persone ottuse dire che fanno quello che vogliono con il loro proprio cane, come se fosse una proprietà privata al pari di una casa o un auto, per giustificare certe azioni o poca cura che sono per me e al di la' di tutto, regolamentate da un nutrimento spirituale che accomuna tutti i viventi.
In definitiva, l'amore per la vita è funzionale a sostenere la vita stessa di ogni specie.
Oggi sappiamo per certo, ma lo abbiamo istintivamente sempre saputo, che gli animali possono soffrire esattamente come gli esseri umani. Le loro emozioni e la loro sensibilità sono spesso più forti di quelle umane. Diversi filosofi e capi religiosi hanno cercato di convincere i loro discepoli e seguaci che gli animali non sono altro che macchine senz’anima, senza sentimenti. Chiunque però abbia vissuto con un animale – sia esso un cane, un uccello o persino un topo – sa che questa teoria è una sfacciata menzogna, inventata per giustificare la crudeltà.
(Isaac Bashevis Singer)
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